Efficacia e sicurezza di ixekizumab in uno studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con il placebo nei pazienti pediatrici con psoriasi in placche moderata-severa
Presentato da:
Prof. Kim A. Papp
Department of Medicine, Division of Dermatology, University of Toronto, Toronto, Canada
Nei pazienti pediatrici con psoriasi in placche moderata-severa, ixekizumab si è dimostrato superiore al placebo nel migliorare la cute, il prurito e la qualità di vita, senza risultati di sicurezza inaspettati.
Ixekizumab (IXE) è un anticorpo monoclonale ad alta affinità che lega selettivamente l’interleuchina-17A e che è stato approvato per il trattamento della psoriasi in placche moderata-severa nei pazienti adulti. [1] Vi sono necessità non ancora soddisfatte di terapie efficaci e sicure per i bambini e gli adolescenti con psoriasi in placche moderata-severa.
Questo studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco (NCT03073200) ha valutato l’efficacia e la sicurezza di IXE nei pazienti pediatrici con psoriasi in placche moderata-severa.
I pazienti (tra 6 e <18 anni di età) con psoriasi in placche moderata-severa (Psoriasis Area and Severity Index (PASI) ≥12, static Physician’s Global Assessment (sPGA) ≥3 e Body Surface Area (BSA) ≥10%) sono stati randomizzati (2:1) con IXE ogni 4 settimane (Q4W) (N=115) o con placebo (PBO) (N=56).
I pazienti randomizzati con IXE hanno ricevuto 40 mg (<25 kg), 80 mg (da 25 a 50 kg), o 160 mg (>50 kg) come dose iniziale (in base al peso corporeo), e poi 20 mg, 40 mg, oppure 80 mg (rispettivamente) di IXE ogni 4 settimane fino alla 12a settimana.
È stato utilizzato anche un braccio attivo di confronto con etanercept (ETN).
Valutazione dell’obiettivo primario
Gli obiettivi coprimari sono stati la valutazione della proporzione di pazienti che hanno raggiunto un miglioramento del 75% del PASI rispetto al basale (PASI 75) e un sPGA di guarigione o quasi guarigione (sPGA 0,1) alla 12a settimana.
Globalmente il 98% (IXE), il 97% (ETN) e il 95% (PBO) dei pazienti hanno completato le valutazioni alla 12a settimana; perciò, gli obiettivi co-primari sono stati raggiunti.
Alla 12a settimana, IXE è stato superiore rispetto al PBO nel raggiungere il PASI 75/90/100 (IXE: 89/78/50%, PBO: 25/5/2%, P <0,001), sPGA 0,1 (IXE: 81%, PBO: 11%, P <0,001) e sPGA 0 (IXE: 52%, PBO: 2%, P <0,001). Alla 4a settimana IXE è stato superiore al PBO nel raggiungere il PASI 75 (IXE: 54%, PBO: 9%, P <0,001) e sPGA 0,1 (IXE: 46%, PBO: 6%, P <0,001) (Figura).
IXE ha determinato risposte significativamente maggiori (P <0,001) alla 12a settimana sia nel prurito NRS (Numerical Rating Scale) ≥4 (IXE: 71%, PBO: 20%) sia nella CLDQI (Children's Dermatology Life Quality Index )/DLQI (Dermatology Life Quality Index) 0,1 (IXE: 64%, PBO: 23%).
Tra i pazienti che hanno ricevuto ETN, le risposte PASI 75/90/100 sono state del 63, 40 e 17%; la risposta del sPGA (0,1) è stata del 53%; e quella sPGA (0) del 17%.
Gli eventi avversi associati al trattamento si sono verificati nel 45% (PBO) e nel 56% (IXE) dei pazienti; nessuno di entità severa.
I più comuni eventi avversi associati al trattamento nel gruppo dell’IXE (occorsi in ≥10% dei pazienti) sono stati la nasofaringite (11,3%) e la cefalea (10,4%).
Un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con IXE rispetto al PBO ha raggiunto il PASI 75 e il sPGA (0,1) fin dalla 4a settimana.
La maggior parte degli effetti avversi sono stati di entità lieve-moderata e il profilo di sicurezza di IXE è stato generalmente in linea con quello osservato negli adulti con psoriasi in placche moderata-severa.
Messaggi chiave/prospettive cliniche
Nei pazienti pediatrici con psoriasi in placche moderata-severa, IXE si è dimostrato superiore al PBO nel migliorare la cute, il prurito e la qualità di vita, senza risultati di sicurezza inaspettati.
Liu L, Lu J, Allan BW, et al. Generation and characterization of ixekizumab, a humanized monoclonal antibody that neutralizes interleukin-17A. J Inflamm Res. 2016 Apr 19;9:39-50.
Presentato da: Prof. Kristian Reich, Translational Research in Inflammatory Skin Diseases, Institute for Health Services Research in Dermatology and Nursing, University Medical Center Hamburg-Eppendorf, and Skinflammation® Center, Hamburg, Germany
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